Storia, Jorge Luis Borges, L’Aleph – L’Immortale

L’Immortale

Esiste un fiume le cui acque danno l’immortalità; in qualche regione vi sarà un’altro fiume, le cui acque la tolgono.

Pag.20

Feltrinelli Editore, 1°ed. “Biblioteca della Letteratura” ottobre 1959 – “Universale Economica” 8°ed 1982

La Città degli Immortali, il fiume, le Rovine, il Labirinto, gli Dei, Gli Eroi, i Barbari, Gli specchi, la botola, i sentieri che si biforcano, i muri, l’oblio, la memoria, gli incubi….

Accettiamo facilmente la realtà, forse perché intuiamo che nulla è reale

Pag.17

Essere immortale è cosa da poco: tranne l’uomo, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte; la cosa divina, terribile, incomprensibile, è sapersi Immortali.

Pag.18

…Ho riletto, dopo un anno, queste pagine. So che non si scostano dalla verità, ma ne primi capitoli, e in certi paragrafi degli altri, mi pare di avvertire qualcosa di falso. Ciò dipende, forse, dell’abuso di particolari, procedimento che appresi dai poeti e che contamina tutto di falsità, giacché i particolari possono abbondare nei fatti ma non nella memoria di essi….

Pag.23


L’Aleph – 1° Edizione "Universale Economica" – Feltrinelli

1° Edizione “Universale Economica”: Marzo 1961 – Tiratura: 20.000 copie
Copertina disegnata da Heiri Steiner
Nota di Francesco Tentori Montalto
Collezione Personale
Nota

“…una profonda capacità filosofica di commozione di fronte alla grandezza e alla miseria dell’uomo, di fronte a quanto è in esse di sorprendente e paradossale.” Questa (di un critico argentino) è una delle possibili definizioni dell’intuizione, o poetica, che presiede al mondo fantastico dell’argentino Jorge Luis Borges: narratore, poeta, saggista, scrittore di eccezzione nella vasta repubblica letteraria ispano-americana, caso singolare e suggestivo per gli annali delle lettere contemporanee. Altre definizioni hanno puntato sul carattere “fantastico metafisico”, proprio delle invenzioni di Borges; sulla dimensione misteriosa che con lui sembra entrare per la prima volta nella letteratura, hanno riconosciuto che il suo è un “mondo fantastico governato dalla logica”; c’è chi, in Francia, ha classificato Borges tra i “grandi distruttori della letteratura”…