ISTANTI (J.L.B. ?) – Apocrifo

 ISTANTI (J.L.B. ?)

nel senso di Jenny loves Borges?

Melencolia I-Incisione di A. Durer 1514

apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli a., quelli che la Chiesa cattolica esclude dal canone delle Sacre Scritture, in quanto non ne riconosce l’ispirazione divina.

“Se potessi vivere di nuovo la mia vita.

Nella prossima cercherei di commettere più errori.
Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
Sarei meno igenico.
Correrei più rischi,
farei più viaggi,
contemplerei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei in più fiumi.
Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.
Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
della loro vita sensati e con profitto;
certo che mi sono preso qualche momento di allegria.
Ma se potessi tornare indietro, cercherei
di avere soltanto momenti buoni.
Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
di momenti: non perdere l’adesso.
Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell’acqua calda,
un ombrello e un paracadute;
se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.
Se potessi tornare a vivere
comincerei ad andare scalzo all’inizio
della primavera
e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.
Farei più giri in calesse,
guarderei più albe,
e giocherei con più bambini,
se mi trovassi di nuovo la vita davanti.
Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.”
J.L.B.(?)
Dopo 9 anni di letture assidue, intime, quasi ossessive ( ma i primi contatti, risalgono al 1993, con Calvino)  letto, riletto e visionato molto di Jorge Luis Borges, interviste, stralci, mostre, spettacoli e consultato opere da lui selezionate (penso ad esempio a tutta la Biblioteca di Babele)  si è costituita in me un opinione (che sicuramente evolverà ancora e ancora, fortunatamente) diversa in merito a questa poesia e ai commenti più opportuni da inserire; all’inizio non scrivevo assolutamente nulla, non contaminavo il post se non con rimandi ad altri link.
 Avevo completamente sommerso dall’oblio, appoggiandolo nel cassetto virtuale del lontano 2010,  la nudità cafona di
questo copia e incolla dal web, di “Istanti”…
A quel tempo mancavano tracce critiche da fonti attendibili, anzi, titolati letterati ne incentivavano la diffusione nei loro blog, definendola opera eccelsa del Maestro e la mia opinione critica non era ancora strutturata a sufficienza, per ergersi ad eletta al giudizio superiore (e non lo sarà mai), nonostante avessi già mostrato tutta la mia perplessità verso la trama della narrazione, così poco “fantastica”.
Dunque….
Assordante, nell’uso delle frasi, nella composizione della prosa (priva di rigore stilistico nella narrazione), senza precisione, rimandi letterari filosofici, evocazioni, citazioni bibliografiche o utilizzo di kenningar, goffamente “amichevole” e “mortale”,  in chiusura quasi patetico.
“Io ero uno di quelli che mai
andavano da nessuna parte senza un termometro,
una borsa dell’acqua calda,
un ombrello e un paracadute”
Queste sono parole rozze, grevi, manca una trama sospesa tra il fantastico e l’epico, un opera scritta da
Mani di provincia, con occhi appoggiati a qualche lettura di inserti della domenica, che si cimenta in una sorta di confessione compiaciuta allo specchio, prima della barba.
Invenzione
Parole che non si trovano nel lessico comune di Borges, mai…
“Mangerei più gelati e meno fave” potrebbe scriverlo Fabio Volo o Moccia, cito due nomi a caso…che non ho mai letto..
2014
2016
A seguire il libro L’Artefice da poter sfogliare per farsi una idea sulla composizione poetica di Jorge Luis Borges e sulle scelte stilistiche dell’autore
per tutte:
POESIA DEI DONI
 A
 
 María Esther Vàzquez 
Poesia dei Doni
Poesia dei Doni da L’Artefice
Poesia dei Doni 1
Poesia dei Doni da L’Artefice
 

6 pensieri riguardo “ISTANTI (J.L.B. ?) – Apocrifo

  1. Giovanni, scrivi quello che conosci di questo “falso” che continua ad imperversare in rete, e ad essere attribuito a Borges. Cerchiamo delle fonti ed estrapoliamo dei concetti personali, che possano indicare un percorso di analisi per chi volesse approfondire questo apocrifo e riconoscerne le assordanze letterarie e stilistiche (ironia della sorte, un apocrifo toccato a Borges stesso)…andando oltre a quello scritto su wikipedia che tutti sappiamo leggere.

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    1. Esattamente Francesca…fosse solo per alcune parole totalmente “assordanti” per la poetica delle sue opere tutte, comprese le prime, da lui stesso definite più tardi impubblicabili, dal suo impareggiabile senso autocritico…nessun movimento d’intelligenza in queste frasi…finalmente qualcuno ha buttato un guanto. Ti ringrazio e io ho letto e soprattutto riletto e rileggerò tanto….

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  2. Per quanto riguarda l’attribuzione, bisogna sempre riferirsi alle fonti, all’origine della divulgazione, nel caso del web o al testo nel caso degli scritti, o alle Biblioteche nel caso di frammenti di periodici o riviste. E non sempre si tratta di Vero. E in ogni modo gli scritti apocrifi, gli eteronimi insegnano. Per quanto mi riguarda, bisogna essere umili nelle affermazioni e nei passaggi, non autoreferenziali, indigestamente saccenti pur avendone le vesti, umili nel dirsi devo ancora apprendere e considerare sempre che si incontrano interlocutori che possono anche non avere “mai” letto Borges per come lo intendiamo noi, nella lettura personale e che per “sapere” ed incontrare altro pensare dal nostro, bisogna sentirsi aperti allo stupore ed incuriositi verso l’Altro, oltre che saper argomentare con arguzia e cognizione di causa le nostre idee e il nostro studio. A rischio di sembrare “inutili” ai fini della condivisione, del relazionarsi per accrescere.

    Perchè rimarrà solo lo stupore…come diceva Chesterton

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